giovedì 18 luglio 2013

Tornano i soldi facili? Intanto Milano festeggia

Dall'accomodamento Fed all'ampliamento dei collaterali da parte della Bce: tornano i soldi facili ovunque. Intanto però, in Italia il rischio di crisi si aggrava con il governo Letta che s'impegna a risolvere Imu, Iva ed esodati per fine agosto. Troppo anche per i più ottimisti.
A spingere al rialzo sono principalmente, già da stamattina, le parole di Bernanke che ormai non perde occasione per confortare i mercati su quel tapering che tanto aveva spaventato e che adesso resta solo un brutto ricordo.
In Europa protagonista è ancora la Bce, l’unica che può garantire una minima stabilità del mercato del vecchio Continente sfruttando (se non abusando) della sua credibilità. La volontà ddi Draghi sarebbe quella di allentare i requisiti per quei collaterali usabili a garanzia (estremizzando il concetto) per le richieste di liquidità della Banca Centrale: nello specifico verranno accettati tra i titoli anche quelli a doppia A invece quelli a tripla A. I altre parole si abbassano i livelli per riuscire ad accedere al credito facile (per le banche) proprio mentre gli istituti alzano sempre di più i livelli d’entrata al credito per i comuni mortali.
Ad ogni modo, a Piazza Affari, si svela il “fenomeno” Fonsai che, liberata dal giogo malefico del sistema Ligresti, vola a 2,65% (dato delle 17,19) con tutto il comparto bancario in generale che approfitterà delle decisioni della Banca centrale europea.
Un rialzo, quello di Piazza Affari che stride in maniera ampia con il quadro politico sempre più fosco. Agosto di fuoco per l’esecutivo che dovrà organizzarsi entro settembre su Imu e Iva. Come se ciò non bastasse si avranno anche i problemi per quanto riguarda gli esodati e alla vista di questa serie di impegni estremamente difficili, le buone intenzioni del governo letta e cioè fornire regole chiare e risposte alla popolazione entro il 31 agosto sembrano sempre più delle parole dettate nemmeno più dal un cieco ottimismo, quanto da un forte senso utopico. Comunque sia Napolitano ammonisce: se il governo cadrà le conseguenze saranno irrecuperabili. E data la situazione dei conti italiani (Bankitalia ha previsto per il 2013 un calo dell‘1,9% del Pil e una disoccupazione al 13%) si sta giocando sulla lama di un coltello. Ma Piazza Affari non se ne accorge e chiude a 2,28%

martedì 16 luglio 2013

FTSEMIB 16 luglio 2013

Oggi l'indice della borsa di Milano dimostra doti di equilibrismo notevoli, nonostante la valanga di notizie economiche negative per l'Italia la borsa dimostra buona reattività recuperando le perdite della mattinata e nel pomeriggio fluttua intorno alla parità aspettando un segnale dagli USA.
Lo sforzo per non crollare sotto il peso della realtà è encomiabile, ma sino a quando i nostri eroi reggeranno il gioco ?